Ho iniziato circa trent’anni fa il mio percorso fotografico scattando con diapositive a 35 mm che venivano stampate nei laboratori fiorentini con il classico metodo “cibachrome”.
Questo vecchio metodo di stampa costituisce la parte più importante del processo e consiste in più fasi di lavorazione.
Inizia con l’acquisizione dell’immagine proiettata su una carta speciale.
Prosegue la stampa con l’ausilio di una macchina sviluppatrice Ilford.
Termina il suo percorso dopo il trattamento attraversato quattro bagni chimici conosciuti come “rivelatore, arresto, sbianca e fissaggio”.
Negli anni fra il 2003 e il 2007, con l’avvento della fotografia digitale, sia per la ripresa che per la stampa, i laboratori che stampavano in “cibachrome” sono stati costretti a riconvertirsi per le stampe su carte digitali o peggio ancora a chiudere come è effettivamente avvenuto per molti.
La mia storia
Nel 2007 ho individuato nel laboratorio Vicolor a Creazzo (Vicenza) quello con cui potevo continuare a stampare le fotografie in cibachrome affinché le mie opere potessero godere ancora del loro speciale linguaggio fotografico.
Nel 2012 dopo circa 52 anni, la casa madre Ilford ha annunciato la fine della produzione di questa carta; questo “lavoro artigianale” impone costi altissimi e necessita di laboratori attrezzati per la stampa.
Nel 2013, in accordo con il laboratorio Vicolor, ho acquistato le ultime bobine di carta rimaste nei magazzini Ilford nella speranza che questo investimento mi potesse permettere di continuare, ancora per qualche anno, la stampa con il metodo “cibachrome”.
Appare evidente che questa lavorazione, ormai definitivamente scomparsa dai laboratori di tutto il mondo, sarà in futuro oggetto di collezionismo privato o pubblico e acquisirà sempre maggior valore dato dalla sua bellezza, dalla durata nel tempo e dalla sua irreperibilità.
Anche se l’era della Cibachrome è finita non mi sono perso d’animo, pur consapevole che la perdita di questa carta sia una mancata occasione di creatività, ho deciso di esplorare il mondo digitale delle nuove carte. Infatti già nel 2009 ho iniziato a stampare le mie fotografie in Fine Art B/N.
Successivamente ho provato anche a trasferire i particolari cromatismi dei miei paesaggi sulle nuove carte digitali. Dopo numerose prove ho trovato la sua sintesi. Ora stampo in Fine Art, colore e B/N, su carta Canson Infinity 100% cotone, qualità Museum.
Grazie della vostra attenzione e buona visione.